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Olio filtrato e olio non filtrato: quale scegliere?

    Dal processo di produzione dell’olio si ottiene un prodotto con un aspetto torbido, più o meno intenso a seconda della quantità di acqua residua, sotto forma di minuscole goccioline e microparticelle di polpa, che resta in sospensione. Queste piccole impurità sono quelle che contraddistinguono e caratterizzano l’olio extra vergine di oliva grezzo.

    Un olio non filtrato è caratterizzato proprio da queste microparticelle che, col passare del tempo, tendono a depositarsi sul fondo della bottiglia o della latta; la presenza di queste impurità, tuttavia, non è un difetto. Infatti, oltre ad essere una prova della genuinità del prodotto, conferiscono all’olio un maggiore apporto salutistico-nutrizionale.

    Tuttavia, nelle bottiglie di olio extra vergine, capita molto spesso di leggere sulle etichette diverse diciture, tra le quali olio grezzo, olio filtrato e olio non filtrato. Quali sono, dunque, le differenze? Quale olio è preferibile scegliere per la propria alimentazione?

    Come scegliere l’olio migliore in base alle proprie esigenze

    Un olio non filtrato è senza dubbio genuino e maggiormente salutare ma, al contempo, la presenza delle particelle riduce il tempo di conservazione dell’olio stesso ed è una minaccia per la sua integrità. La fermentazione delle particelle, infatti, si traduce in quello che si definisce morchia, ovvero polpa di oliva imputridita; col passare del tempo, l’olio tenderà inesorabilmente ad assorbire questo odore (difetto di morchia).

    Per tale motivo, un olio di questo tipo è consigliato a chi lo utilizza in breve tempo, prima che la fermentazione provochi spiacevoli conseguenze. Grazie al processo di filtraggio dell’olio, tramite tecniche tra le quali con cotone cardato o tela, si ottiene l’olio filtrato; in questo tipo di prodotto, le particelle di oliva in sospensione sono quasi del tutto eliminate, anche se una minima parte è pur sempre presente. L’olio che si ottiene sarà un prodotto più costante dal punto di vista della conservazione ed avrà un colore decisamente più brillante rispetto al precedente olio non filtrato; è quello che, nella maggior parte dei casi, si acquista al supermercato.

    Il processo di filtraggio, quindi, anche se tende a ridurre leggermente gli effetti salutistici, consente una conservazione maggiore del prodotto, grazie all’eliminazione delle impurità che, col tempo, possono alterare le caratteristiche chimiche ed organolettiche dell’olio.

    Non esiste un olio migliore, ma è importante scegliere quello più adatto alle proprie esigenze; ad esempio, tra settembre e dicembre, il periodo di estrazione dell’olio, è possibile trovare olio novello. Se consumato in tempi relativamente brevi, ovvero in pochi mesi, è consigliabile acquistarlo grezzo, non filtrato. Se, al contrario, pensate di impiegare più tempo a consumare l’olio, è meglio scegliere un olio filtrato, dal colore più acceso e dai tempi di conservazione più lunghi.

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