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Pasta alla Norma: preparazione, consigli e abbinamenti di vini

    Chi di voi conosce o ha già assaggiato questo piatto sa bene quanto la pasta alla Norma sia apprezzata, in Italia e nel mondo, dagli amanti della cucina italiana.

    Originaria della provincia di Catania, in Sicilia, questa ricetta, tripudio di profumi e sapori mediterranei, è l’esempio perfetto per dimostrare come in cucina si possa dar vita a piatti irresistibili senza rinunciare alla semplicità. Ne è un ulteriore esempio l’amatriciana.

    Perché proprio “alla Norma”?

    Sebbene sia impossibile risalire con esattezza alla genealogia gastronomica di questo piatto, in molti attribuirebbero le sue origini all’opera “Norma” di Vincenzo Bellini, uno dei più grandi compositori dell’Ottocento. Sembra infatti che la ricetta sia merito di uno chef siciliano che nel 1831, in occasione del debutto dell’opera belliniana alla Scala di Milano, servì per primo questo piatto. A darle il nome, a quanto pare, fu proprio il commediografo catanese Nino Martoglio, uno dei commensali che, sentendone il profumo invitante, avrebbe esclamato: “Chista è ‘na vera Norma!”.

    Sapevate, inoltre, che a questa pasta tanto celebre quanto squisita è stata dedicata anche una Giornata Nazionale? Eh già, il giorno della pasta alla Norma si celebra infatti il 23 settembre!

    Se state pensando, dunque, di deliziare il palato di amici e parenti preparando una pasta alla Norma da paura, non dovrete far altro che allacciare il grembiule e mettervi ai fornelli!

    Ingredienti

    Ricreare questo piatto, vagamente simile alla pasta alla zucca, è davvero semplice e la sua preparazione, oltre a non prevedere l’utilizzo di molti ingredienti, è anche super veloce. Vediamola insieme!

    Dosi per 4 persone:

    –        Olio per friggere

    –        Olio extra vergine d’oliva q.b.

    –        Sale q.b.

    –        2 spicchi di aglio

    –        Basilico fresco

    –        320 g di rigatoni

    –        400 g di melanzane lunghe

    –        500 g passata (o di polpa) di pomodoro

    –        150 g di ricotta salata da grattugiare

    Procedimento

    Dopo aver lavato le nostre melanzane, la primissima cosa che dovremo fare è tagliarle. Potete scegliere di tagliarle nel modo che più preferite: a rondelle, a spicchi o a cubetti.

    Ricordate che più le taglierete piccole e sottili, più velocemente friggeranno.

    Prima di passare alla frittura, però, è importante eliminare l’acqua di vegetazione delle melanzane. Per farlo, vi basterà metterle in un recipiente, cospargerle con del sale grosso e aspettare un quarto d’ora e risciacquarle.

    Non appena l’olio sarà ben caldo, friggetele finché non risulteranno dorate e croccanti. Infine, scolatele su carta assorbente così da eliminare tutto l’olio in eccesso.

    Bene, adesso non ci rimane che preparare il nostro sugo!

    In un saltapasta capiente, mettiamo olio extra vergine d’oliva q.b., a coprirne il fondo, e i due spicchi d’aglio schiacciati.

    Non appena gli spicchi d’aglio inizieranno a soffriggere, versiamoci dentro la nostra salsa (o polpa) di pomodoro, aggiungiamo il sale, le nostre profumatissime foglie di basilico fresco e lasciamo cuocere il tutto per all’incirca una ventina di minuti.

    Nel frattempo, riempite una pentola con abbondante acqua, aggiungeteci un pugno di sale grosso e portate a ebollizione. Quando l’acqua avrà raggiunto il bollore (mi raccomando, abbassate la fiamma per non ustionarvi), buttateci dentro i rigatoni e fateli cuocere al dente per la metà dei minuti di cottura riportati sulla confezione.

    Una volta trascorso il periodo di cottura, con l’aiuto di un ragno da cucina, raccogliete la pasta e tuffatela nel saltapasta dove in precedenza abbiamo cotto il nostro sugo profumato.

    Finiamo di cuocere la pasta in mezza risottatura (vedi come fare) aggiungendo un mestolo d’acqua di cottura non appena quello precedente sarà stato ben assorbito e finché la pasta non sarà cotta del tutto.

    Finire la cottura direttamente nel sugo di pomodoro, permette infatti alla pasta di assorbire meglio il condimento, risultando così più cremosa.

    In alternativa, se non volete risottarla, potete far cuocere la pasta per tutto il suo tempo di cottura.

    Adesso non vi rimane che impiattare la pasta e condirla singolarmente aggiungendo melanzane fritte e una spolverata di ricotta salata, oppure, aggiungere tutti gli ingredienti in padella e mantecare bene prima di impiattare. Qualunque sia la vostra scelta, state certi che non ve ne pentirete!

    Consigli, varianti e curiosità

    Questo piatto, si sa, non è di certo un primo piatto dietetico, ma qualora voleste renderlo più leggero senza rinunciare al gusto, sarà semplicissimo! Vi basterà infatti cuocere al forno o al vapore le melanzane, anziché friggerle, ottenendo così una variante light ma altrettanto gustosa.

    Sapevate, inoltre, che esiste una variante messinese della pasta alla Norma?

    Ebbene sì, questo piatto, infatti, per via della sua fama e popolarità in tutta la regione, nel corso del tempo, ha subito una rivisitazione a livello provinciale. In questo caso, la versione messinese prevede l’utilizzo della ricotta infornata” al posto della classica ricotta salata grattugiata.

    Quale vino abbinare?

    Se ricreare questo piatto non è un’impresa titanica, impossibile è invece servirlo in tavola senza accompagnarlo con del buon vino! Ma quale vino abbinare a questo primo piatto della tradizione siciliana?

    Per gusto e sapori, questa pasta si sposa perfettamente sia con i vini bianchi che rosati. Se volete spostarvi fuori regione, la Falanghina del Sannio DOC (vedi qui) è un’ottima alternativa. Dall’intenso profumo fruttato e persistente, il suo gusto fresco ed equilibrato si presta ad esaltare tutto il sapore mediterraneo di questo fantastico piatto.

    Qualora, invece, voleste rimanere entro i confini non solo regionali, ma addirittura provinciali, i vini bianchi e rosati dell’Etna DOC, con la loro discreta acidità, sono in grado di donare al piatto quella nota di sapidità perfetta in grado di esaltare il suo sapore intenso e deciso.

    Come saprete, conoscere la Sicilia enogastronomica è davvero un viaggio tutto da scoprire e, in fatto di abbinamenti, non esiste miglior modo per farlo se non attraverso uno dei pregiati vini siciliani venduti dalle cantine del posto. Una di queste è Gambino Vini, una cantina che vende diversi vini capaci di deliziare il palato con i sapori e gli aromi tipici di questa fantastica regione.

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