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I metodi per conservare la carne in modo corretto

    La conservazione della carne per periodi di tempo relativamente lunghi è una necessità ormai molto diffusa nella nostra epoca: del resto chi avrebbe il tempo di fare la spesa tutti i giorni? E poi ammesso anche che riuscissimo a trovare qualche minuto per andare quotidianamente al supermercato o in macelleria ci annoieremmo e cercheremmo di glissare, soprattutto se dovessimo uscire di proposito da casa.

    Tralasciando tutto questo è importante capire come la carne debba essere conservata in freezer per poter mantenere inalterate le sue qualità nutrizionali ed ovviamente il suo gusto.

    Perché bisogna congelare la carne in esubero?

    Tra i tanti alimenti entrati a far parte della nostra dieta con una certa costanza, la carne occupa sicuramente un posto di tutto rispetto. Il problema è che essa è soggetta ad una veloce decomposizione.

    Ciò non dovrebbe stupirci più di tanto: l’alto contenuto di liquidi e sostanze nutritive presenti in un corpo animale fa sì che i microorganismi possano non soltanto insediare la carcassa in tempi relativamente brevi, ma anche proliferare e riprodursi in maniera esponenziale.

    Una volta che questo meccanismo si innesta, la carne si deteriora, assume un aspetto tutt’altro che invitante, cambia gusto e può persino nuocere alla salute di chi se ne nutre. Nasce da qui la necessità di congelarla rallentando parecchio il naturale iter di decomposizione dei tessuti.

    Congelare solo carni sicure

    La conservazione della carne è un processo da eseguire con una certa cura, prestando attenzione a tutta una serie di particolari. Prima di tutto però, per meglio comprenderci, bisognerà imparare a distinguere tra le varie tecniche utilizzabili: la semplice refrigerazione, il congelamento e la surgelazione.

    Nel primo caso bloccheremo il processo di decomposizione per un periodo di tempo tutto sommato limitato. Tuttavia le qualità organolettiche del prodotti risulteranno pressoché inalterate sino alla consumazione della pietanza che intanto è stata posta in frigo.

    Il congelamento e la surgelazione servono a fare in modo che la carne ci metta molto di più a deteriorarsi pur essendo esposta al rischio di un impoverimento nutrizionale. Come ci spiega Tallone in un suo post la conservazione in freezer degli alimenti, e soprattutto della carne, può quindi  aver senso soltanto prestando attenzione a determinati particolari ed obbedendo senza riserve alle cosiddette regole della catena del gelo.

    Queste regole trovano effettivo riscontro quando la carne è stata trattata secondo procedimenti volti a garantirne la qualità nonché la sicurezza alimentare e sanitaria. Ciò significa che gli animali macellati sono stati curati in modo da vivere nel più totale benessere sino al momento della morte e che la carne è stata frollata e quindi confezionata in ambienti asettici ed in stabilimenti presenti all’interno dei confini dell’Unione Europea. Inoltre i lotti destinati ai freezer prima ed alle tavole poi, dovranno subire un costante controllo di qualità.

    Le regole per la congelazione della carne

    Si tratta di procedure complesse o difficilmente eseguibili senza un’opportuna attrezzatura. Innanzitutto si dovrà sempre evitare di interrompere la catena del freddo. Questo significa che all’atto dell’acquisto le carni andranno sempre riposte quanto prima all’interno di apposite borse termiche. Ciò allo scopo di evitare che l’alimento passi dal freddo al caldo o al tepore per poi tornare al freddo del frigo o al gelo del freezer. Tale step è di fondamentale importanza, soprattutto durante i periodi più caldi dell’anno.

    Una volta giunti a casa invece la carne andrà immediatamente riposta in frigo (temperatura massima 4°C) se destinata alla consumazione entro un paio di giorni o nel congelatore se si intende conservarla più a lungo. Se posta in frigo la carne dovrà essere adagiata su un vassoio, o al limite su un piatto, e protetta da pellicola. L’importante è collocarla sugli scaffali più bassi dell’elettrodomestico, zona dove l’aria è sicuramente più fresca a prescindere dal tipo di frigorifero che si ha in casa. Se invece si optasse per la congelazione sarebbe bene sigillare l’alimento in modo che il ghiaccio non possa intaccarlo, magari conservando il tutto in monoporzioni sotto vuoto.

    Attenzione anche al tipo di carne che si acquista. Le carni bianche si deteriorano in media dopo un paio di giorni in frigo, le rosse dopo 4, il tritato invece non resiste più di 48 ore. Le stesse carni, se poste in freezer, possono essere consumate entro 6 mesi dalla data dell’acquisto a patto di essere conservate in contenitori ermetici (vanno bene sia i barattoli che gli appositi sacchetti da congelamento).

    Si tenga infine conto del fatto che i piccoli tagli si deteriorano sempre prima rispetto agli altri ed andrebbero consumati quindi in giornata.

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