Il Cerasuolo di Vittoria è un pregiato vino siciliano prodotto principalmente in provincia di Ragusa. Si tratta di un rosso balsamico e leggero, nato dalla sapiente unione del Frappato con il Nero d’Avola. Il primo dei due vini è presente in percentuali variabili comprese tra il 30% ed il 50%, l’altro è spesso preponderante dato che concorre alla composizione del nostro nettare per un buon 50-70%.
La particolare struttura del prodotto fa sì che esso sia perfetto per accompagnare un gustoso aperitivo, ma anche per essere bevuto durante una qualsiasi tipologia di pasto, dato che il suo gusto si sposa a meraviglia con un gran numero di piatti.
Il Cerasuolo di Vittoria è sicuramente uno dei vini rossi più apprezzati d’Italia e, non a caso, si è recentemente guadagnato il titolo di prodotto DOCG (Denominazione d’Origine Controllata e Garantita).
Storia del Cerasuolo di Vittoria
Il vino in questione ha origini molto antiche: le prime testimonianze relative alla sua esistenza risalgono addirittura al 1607, anno in cui la nobildonna Vittoria Colonna affidò un appezzamento di terra ad alcuni coloni chiedendo loro in cambio della sua benevolenza la promessa di impiantare qui un vigneto.
Alcune voci non verificate vorrebbero che la decisione di chiamare Cerasuolo il vino che da allora ad oggi si è ricavato da queste uve derivi dalla presenza sul terreno di un antico e fertilissimo albero di amarene selvatiche. In realtà sono parecchi i vini che si fregiano di questo nome e tutti hanno delle caratteristiche in comune: il colore ed il profumo che rimanda alle ciliegie.
Molto più probabile è quindi l’ipotesi che vorrebbe tale appellativo derivato esclusivamente da motivazioni linguistiche: in siciliano la “cerasa” altro non è infatti che la ciliegia. Il termine, data la sua derivazione greca, è peraltro diffuso con leggere variazioni in molte zone del sud Italia.
Dove si produce il Cerasuolo di Vittoria
Come abbiamo già accennato in precedenza, il Cerasuolo nasce a Vittoria, piccolo comune del ragusano. Per completezza di informazione però dobbiamo dire che alla produzione di questo pregiato prodotto enologico concorrono anche le uve ed i vini provenienti dalla zona di Cosimo, da alcune vigne catanesi, nissene e situate nell’hinterland della provincia di Ragusa. A voler essere precisi perciò il Cerasuolo di Vittoria è un vino prodotto nell’area centro-orientale della Sicilia.
Vino rosso siciliano DOCG
Sebbene siano davvero tantissimi i vini siciliani di un certo prestigio, soltanto il Cerasuolo di Vittoria ha sinora ottenuto il marchio DOCG. Si tratta del resto di un prodotto dalle caratteristiche uniche la prima delle quali salta subito all’occhio, pardon al palato, dei suoi degustatori: il sapore fruttato. Chi assapora un sorso di questo nettare avverte facilmente un retrogusto di ciliegia frammisto a resina, di eucalipto e di arancia, di frutti di bosco e persino di mirto.
I palati più fini non possono fare a meno di notare anche la presenza dell’aroma del sale e delle olive, dell’origano e delle alghe. In poche parole percepiscono distintamente tutti i sapori caratteristici della macchia mediterranea. La presenza del Frappato conferisce a tale prodotto una tipica profumazione balsamica, mentre il Nero d’Avola contribuisce alla sua robustezza ed austerità.
Aromatico, profumato, leggero, aggraziato ed al contempo deciso, il Cerasuolo di Vittoria si caratterizza inoltre per il suo tipico colore rosso brillante che, nel tempo, tende a trasformarsi in rosso rubino, oltre che per la rotondità e la pienezza del gusto. A rendere unico il nostro vino, in poche parole, è la collocazione geografica dei vigneti utilizzati nonché la millenaria tradizione enologica della Sicilia.
Cibi da abbinare con il Cerasuolo di Vittoria
Come accennavamo in precedenza, il Cerasuolo di Vittoria sta bene un po’ su tutto. Nella sua gradazione più leggera può infatti accompagnare dei piatti a base di tonno o di carne, degli alimenti etnici, alcune portate tipiche regionali. Per citarne alcuni gli arancini) o ancora dei primi piatti golosi come la carbonara.
Le gradazioni più pesanti invece ben si sposano con preparazioni un po’ più strutturate e dal sapore sicuramente più intenso: dallo stufato al pollo al curry, dalle lasagne al ragù alla fiorentina e via di seguito.
Detto ciò, dobbiamo comunque sottolineare che l’abbinamento perfetto è sempre quello con i primi piatti di tradizione mediterranea o, in alternativa, con gli spiedini e gli involtini realizzati a partire dalla lavorazione di carni rosse. Degno di nota è inoltre l’accostamento con l’arrosto di carni bianche e con il pesce di una certa importanza, come ad esempio le ricciole.
Si tenga presente che in virtù delle sue particolari caratteristiche questo vino può, sebbene rosso, essere tranquillamente consumato anche in estate. La temperatura di servizio va dai 12 ai 14 gradi.